Una forma di dissonanza cognitiva, dove la gente tende a preferire le persone che fanno cose piacevoli e a non amare quelle che fanno cose dannose (o sgradevoli). In altre parole, il nostro comportamento verso qualcuno modella il nostro atteggiamento, rispetto alla convizione generalmente ritenuta, in base alla quale il nostro atteggiamento verso qualcuno influenzerà poi il nostro comportamento. Il nome deriva dal poliedrico ingegnere sociale Benjamin Franklin che era noto per sfruttare questo effetto per convincere la gente. Un famoso esempio è quando ha chiesto ad un suo avversario che gestiva una libreria di fargli un enorme favore nel prestargli un libro raro e pregiato. L'avversario così ha fatto, e poi i due divennero amici. Come Benjamin aveva costretto il suo avversario a fargli un favore, così questi è stato poi costretto - inconsciamente e retrospettivamente - ad analizzare il suo rapporto con Benjamin. Questo effetto è un'estensione della teoria della percezione di sé (o auto percezione), in cui si afferma che gli esseri umani osservano costantemente le loro azioni personali e modificano il loro comportamento sulla base di queste osservazioni.